“Non c’è Futuro senza Ricerca”
Una manifestazione organizzata per il prossimo 19 settembre dall'Associazione Pro-Test Italia contro gli emendamenti alla Direttiva Europea 2013/63 in materia di Sperimentazione Animale. A scendere in piazza i ricercatori dell'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), Telethon (Ricerca contro le Malattie Genetiche), AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), i direttori degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, l'Alleanza contro il Cancro, il Gruppo 2013 (i ricercatori con più pubblicazioni all'attivo).
La norma contestata recepisce una Direttiva Europea del 2010 che regolamenta ogni aspetto dell'uso delle cavie nei laboratori e vieta ai Paesi membri di imporre norme ancora più restrittive. Un ammonimento che il nostro Parlamento ha di fatto ignorato.
Il testo varato a fine luglio contiene infatti nuovi vincoli: l'allevamento e l'utilizzo di cani, gatti e primati oltre che gli xenotrapianti e le ricerche sulle tossicodipendenze divengono severamente vietati e l'iniezione (come i prelievi di sangue) alle cavie dovrà essere preceduta dalla somministrazione di un sedativo per bocca.
Con l'introduzione di queste norme, la ricerca biomedica in Italia si prepara ad una brusca battuta d'arresto: oltre il 60% delle attività di ricerca in campo oncologico utilizza da una dozzina di anni modelli animali per testare l'efficacia di trattamenti terapeutici innovativi. E la gravità dell'emendamento dipende dal fatto che non esistono alternative valide: metodi in vitro, cioè colture di cellule o tessuti, e metodi in silico, basati su software informatici, non possono sostituire la sperimentazione su organismi viventi.
Prepariamoci, dunque, ad una nuova battaglia. Scendere in piazza è un dovere. Per chi fa della ricerca un lavoro, per chi crede nella ricerca come motore di un cambiamento, per chi vuole dare alla ricerca un nuovo volto, lontano dai pregiudizi ed i condizionamenti politici, dagli stereotipi e dalla false credenze.
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